Nell’ambito del Consiglio regionale tenutosi nelle giornate del 5, 6 e 7 novembre 2024, il Capogruppo di Pour l’Autonomie Aldo Di Marco è intervenuto durante la discussione generale sulla mozione con cui si chiedeva al Governo regionale di assumere l’impegno ad attivarsi, anche attraverso i Parlamentari valdostani, presso il Governo nazionale e il Parlamento per richiedere lo stralcio del Disegno di Legge ordinario “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”.
Se la curiosità delle proponenti, ha esordito Di Marco, era quella di conoscere il punto di vista dei Consiglieri presenti in quest’Aula in merito al disegno di legge nazionale oggetto della mozione, dico subito e in maniera chiara e decisa che personalmente non lo approvo nella sostanza come nella forma.
Ma il punto su cui siamo chiamati ad esprimerci, ha continuato, è completamente diverso. Con questa mozione si vuole impegnare il Governo regionale ad attivarsi anche attraverso i Parlamentari valdostani per richiedere lo stralcio di detto disegno di legge, nonostante l’evidenza per cui detto provvedimento normativo è già passato all’analisi della Camera ricevendo il voto negativo del Deputato valdostano, ed a breve passerà al Senato per ricevere, come è facile immaginare, il voto favorevole della Senatrice che appartiene ad un Partito che è parte integrante del Governo nazionale che lo ha portato in Parlamento.
Quello che viene chiesto con questa impegnativa, ha concluso Di Marco, è quindi da un lato del tutto superato a fronte della posizione espressa dal Deputato valdostano, e dall’altro del tutto impraticabile per quanto riguarda la Senatrice valdostana di appartenenza leghista. Per questo, come Gruppo consiliare di Pour l’Autonomie, valutiamo che sia necessario il ritiro di questa mozione, e in caso contrario ci asterremo in considerazione dell’assoluta inopportunità di mettere questo Governo e questo Consiglio nella ben scomoda posizione di assumere un impegno che nei fatti non è possibile portare a termine per i motivi appena spiegati.
A seguito poi della bagarre scatenatasi in Aula in seguito al tentativo di due esponenti leghisti della minoranza di disturbare e interrompere l’intervento di un Consigliere di maggioranza, il Capogruppo Di Marco ha fatto notare che a prescindere dai regolamenti, tali comportamenti ledono l’onorabilità di tutto il Consiglio, facendo fare a tutti una figura meschina quando invece sarebbe bastato attendere il proprio turno per esprimere le proprie rimostranze in modo civile. Siamo di nuovo riusciti a fare una figuraccia Presidente, ha tuonato Di Marco, forse sarebbe stato meglio se fosse intervenuto un pelo prima per riportare alcuni colleghi all’ordine, evitando così il degenerare di certe situazioni che all’esterno possono veicolare l’immagine del tutto erronea che questo Consiglio sia formato da pagliacci.
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